Angelo Morello: Corini ci propina il nulla. I giocatori sembra che non sappiano cosa fare

Arriva a caldo la disanima del noto giornalista palermitano, Angelo Morello

Un pari che sa di sconfitta, oggi si doveva vincere, un pò come la volta prima e la volta prima ancora. Ma anche oggi come la volta prima e la volta prima ancora non è successo. Palermo zero, Cittadella zero, ecco lo score di oggi al Barbera.
Di chi è la colpa? Cosa non va in questo Palermo? Cosa passa realmente dentro la testa di allenatore e giocatori?
Tante le domande ma poche le risposte. Cerchiamo di capirci qualcosa leggendo il pensiero del noto ed esperto giornalista palermitano, Angelo Morello.

I timidi segnali di crescita della scorsa settimana sono svaniti oggi con il Cittadella, squadra in grande difficoltà come il Palermo. Basti pensare che l’azione offensiva dei veneti era affidata ad un inguardabile Loris Varela con la collaborazione di Embalo, ex dimenticati per aver lasciato il nulla. Ma il nulla è anche quello che ci propina Corini. Mi dispiace, ma oggi raramente il Palermo ha messo due passaggi di fila decenti, l’impressione è ancora quella che i giocatori non abbiano idea di quello che devono fare, che il movimento senza palla sia un mistero e che non esista un abbozzo di pressing sui portatori di palla avversaria, tanto che il Cittadella, con la compiacenza di un arbitro certamente senza personalità, ha potuto dettare i tempi della partita rendendola soporifera e inguardabile. Ma ai veneti bastava un pareggio, al Palermo no. Il Palermo è l’unica squadra che arriva al limite dell’area avversaria e torna indietro dal suo portiere. Il Palermo è l’unica squadra al mondo che pur avendo un portiere bravo con i pieni è costretto a non costruire dal basso l’azione perchè i suoi difensori non sono capaci, tutti e indistitamente.

Prosegue il suo post su Facebook continuando la sua disamina

Il Palermo a centrocampo non ha alcuna personalità: si affida a tre corridori di medio temperamento che non hanno la qualità per fare una sola verticalizzazione. Le uniche certezze sono Elia e Brunori, perchè Di Mariano è della serie, “la palla è mia e guai a chi me ta tocca”. Pur avendo grinta e tecnica per poter incidere, la spreca in improbabili avviluppamenti. Ed alternative pare ce ne siano poche e al momento inaffidabili se fanno la muffa in panchina. E quelli che vanno in campo, Valente, Floriano, Vido restano coinvolti nel grigiore generale. Poi ci sono Stulac e Saric, fiori all’occhiello del mercato rosanero, il primo è in panchina da tre partite, il secondo nei pochi minuti in cui viene impegnato non si fa rimpiangere. Oggi ha esordito Devetak, esterno sinistro di ruolo, senza infamia e senza lode, certamente meglio di Matieu che è un centrale, o al massimo un esterno destro. A sinistra basta, non è cosa sua. Ogni passaggio va al nemico. Insomma c’è di che scoraggiarsi e se quella di Gardini non è una frase buttata al vento, cioè “il tempo è una opportunità non un alibi” credo che si stia sprecando del tempo. Tutte le attenuanti, ma anche quelle stanno cedendo paurosamente sotto il peso dei risultati. A proposito è finita 0-0, risultato che rispecchia la qualità delle squadre in campo.

LEGGI ANCHE: Palermo-Cittadella, Valente: Da domani saremo a lavoro, per adesso gira male

Condividi questo articolo