Angelo Morello: “Corini deve decidere cosa fare. Sbaglia gli interpreti”

Il famoso giornalista Angelo Morello e la sua disamina sul momento del Palermo
Angelo Morello, apprezzato giornalista palermitano, questa mattina apre il suo profilo social con un lungo post, dove mette a nudo il Palermo targato Eugenio Corini.
Una disamina che, senza stupore, accomuna le idee di tantissimi tifosi e addetti ai lavori.
Un Corini che prova a cambiare sbagliando probabilmente gli interpreti, in questo modo arresta il processo di crescita. Una squadra che in campo non sa cosa fare, con alcuni titolari che forse al momento dovrebbero stare in panchina per dare spazio a chi nelle prime due partite ha espresso miglior gioco.
Di seguito vi riportiamo quanto scritto da Angelo Morello
L’affetto e la stima non è messa in discussione ma Corini deve decidere cosa vuole fare. Cambiare modulo sbagliando gli interpreti non è stata una scelta felice perché la squadra è andata in confusione e questo blocca il processo di crescita. Il modulo che ha fatto le fortune del Palermo sotto la gestione Baldini aveva due caratteristiche importanti: la palla veniva giocata sempre in verticale e soprattutto rapidamente e la squadra si muoveva in armonia e velocemente. Sabato scorso in campo c’era solo il modulo, nulla delle altre due cose. E questo dipendeva dagli interpreti. Nelle prime due giornate Damiani e Broh hanno dato ben altra velocità alla manovra al contrario di Stulac che sarà pure un talento ma è di una lentezza esasperante. Sarà un problema di condizione o non so che altro, ma Damiani in questo momento con tutti i suoi limiti mi sembra più utile. Riguardo all’altro pezzo forte del mercato Saric mi pare evidente che sia una mezza punta, che poco o nulla abbia a che vedere con una collocazione ad interno di un centrocampo a tre, al contrario di Segre che ha gamba e spirito per poter giocare lì. Non a caso è l’unico che finora non è stato messo in discussione. Spostandoci più avanti il problema di Di Mariano e Elia è la concretezza. Hanno caratteristiche molto simili, ma mentre il primo per crossare deve cercare il piede destro, e con Matjeu a sinistra non arriva nessuna sovrapposizione, il secondo quando trova il corridoio intasato non è abilissimo a girare verso l’interno e cercare soluzioni alternative. Queste difficoltà dei due attaccanti ovviamente si ripercuotono sulle prestazioni di Brunori che quando finalmente riesce a catturare una palla si intestardisce nel cercare la soluzione personale. Insomma siamo ancora molto lontani dalla risoluzione dei problemi. Comunque a parte queste disquisizioni del tutto soggettive, quello che certamente manca al Palermo è un gioco in cui gli interpreti si muovano in armonia sapendo quello che devono fare e purtroppo non si vede la mano dell’allenatore nelle situazioni a gioco fermo in cui il Palermo mai si è reso pericoloso. Nascono per questo forti perplessità sulla conduzione tecnica. Il problema non è il tempo a disposizione, perché ancora ce n’è abbastanza prima di fare guasti, il problema è capire se Corini sia in grado di dare a questa squadra un’anima da cui poi deriva tutto il resto.
Angelo Morello