Baldini: “Il City Group non credeva in me, ecco cosa hanno fatto. A 64 anni vivo come voglio”

Silvio Baldini in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport torna a parlare del Palermo
Silvio Baldini un uomo tradizionale, con delle idee chiare che ha dimostrato ancora una volta non essere attaccato al denaro. In quasi tre mesi ha rinunciato a due contratti da allenatore, dimettendosi prima dalla panchina del Palermo e ora qualche giorno fa da quella del Perugia.
Nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, si può leggere un uomo con dei valori ben definiti. Un uomo che a 64 anni non vuole vivere come gli viene imposto, legato alla natura e alle sue donne, la moglie e la figlia Valentina.
A 64 anni non desidero altro che viviere alla mia maniera, essere fedele a me stesso, al mio bisogno di emozioni forti. Per me la famiglia è tutto, se non sono gelice con me, non posso esserlo nemmeno con loro. Penso solamente a vivere. Vedi, ora comincia ad albeggiare, tra mezz’ora respirerò l’aria della montagna e calpesterò foglie secche gigantesche. Penso a mia figlia Valentina. Lei e mia moglie mi hanno segnato la vita. Mi va bene rimanere senza niente, ma non posso perdere le mie donne
La figlia Valentina disabile le da molto coraggio e forza, le sue scelte sono dettate dall’esperienza dei momenti tra padre e figlia. Lei è stata la chiave di tutte le mie scelte. Se sono quello che sono è perché e lei a dirmi che sono nella strada giusta. Lei e i due figli maschi, due uomini pieni di valori – spiega Silvio Baldini -.
L’ex tecnico di Perugia e Palermo, torna a parlare proprio delle dimissioni date a Palermo questa estate. Il tecnico spiega come la società arrivata non ha mai mostrato fiducia nella sua persona e nel suo lavoro
I nuovi proprietari non credevano in me. Basti pensare che mi hanno lasciato un anno di contratto, mentre a Corini, il mio successore hanno fatto un biennale. Avevo tre fisioterapisti miei e me ne hanno imposti altri due, insieme a un preparatore atletico di cui non avevo bisogno
Adesso Silvio Baldini, si dedicherà a resettare tutto girando per i boschi, occupandosi dei propri cani e cercando funghi con gli amici lasciando sempre spazio al ritorno in Sicilia dal suo amico pastore
Vado una settimana a disintossicarmi da Mario, il mio amico pastore che vive sulle montagne siciliane con le sue mucche, le capre e i cani randagi. Quando vado e lui mi parla, io torno bambino. Di quando domava il suo cavallo guardandolo negli occhi. Come quando ascoltavo le favole della nonna