Brignoli sul fallimento del Palermo: Falliti perchè qualcuno voleva rilevare il club

Alberto Brignoli ex portiere rosanero torna a parlare del fallimento del Palermo
L’ex portiere del Palermo Alberto Brignoli rilascia un’intervista al “Giornale di Sicilia” e torna a parlare del Palermo e del fallimento che ha investito la società rosanero.
Secondo il portiere, il tutto venne manovrato affinché qualcuno potesse rilevare il club dopo il fallimento e acquistarlo per pochi euro. Inoltre lui e la squadra avevano un accordo con l’AIC – Associazione Italiana Calciatori -.
La dinamica del fallimento mi fa pensare che fosse la manovra più comoda per rilevare il club. Noi con l’Aic avevamo una sorta di accordo, sapevamo che se avessimo fatto un percorso con loro si sarebbe potuta garantire quantomeno la continuità sportiva. La sensazione, nel vedere quel che è successo dopo, è che qualcuno avesse più convenienza nel farci fallire invece che mettere sul mercato la società prima del fallimento
Il Palermo dei Tuttolomondo e degli inglesi raccontato da Alberto Brignoli
Alberto Brignoli parla anche dei Tuttolomondo i truffatori che hanno prelevato il Palermo e lo hanno portato al fallimento con la famosa storia della PEC non arrivata per l’iscrizione al campionato di B per il Palermo, ma non solo anche i ‘famosi’ inglesi
Si andava al campo e ogni tre settimane ce n’era una. Prima gli inglesi, poi gli altri…a vederla da fuori, sarebbe stata pure una cosa divertente. I van neri, i vetri oscurati, otto persone per ogni veicolo, poi appena scendono le persone sembrava di stare in un film di Natale, dai. Si capiva che non fossero persone affidabili, questa almeno è la sensazione che ho sempre avuto