Conferenza Corini: “Ho mostrato un documentario ai ragazzi. Ci salveremo”

Eugenio Corini in conferenza stampa presenta la partita di domani contro il Pisa al Renzo Barbera di Palermo

Corini ai giornalisti in conferenza parla dell’attuale situazione rosanero e della partita che si giocherà domani. Il Palermo domani affronta il Pisa di D’Angelo alle ore 14.00, gara valida per la nona giornata di campionato di Serie B.
Grazie alla redazione di mediagol, ecco parte delle dichiarazioni dell’allenatore rosanero:

Corini racconta di essere stato a pranzo Domenica dopo la gara persa contro la Ternana. Un pranzo tecnico insieme a Rinaudo e Zavagno per cercare di capire come uscire da questa situazione.
Al rientro degli allenamenti, Corini spiega di aver mostrato ai ragazzi un documentario. La  vittoria delle Olimpiadi da parte della nazionale di Basket degli Stati Uniti, per cercare di far capire a tutta la rosa, come affrontare questo campionato.
La squadra si salverà, è certo di questo, ma bisogna entrare nell’ottica che la squadra ha dei limiti al momento. Ogni giocatore deve essere leader di se stesso, non deve strafare facendo cose che non competono. Bisogna essere squadra – ha ribadito il tecnico rosanero -.

La mia settimana è stata di grande concentrazione e dedizione, domenica ero a pranzo con Rinaudo e Zavagno per discutere delle eventuali soluzioni dopo il ko di Terni. Con energia sono arrivato dalla squadra per parlare di ciò che si deve fare. Ho fatto vedere un video per far capire come affrontare la nostra condizione attuale. In questo documentario che tratta della vittoria delle Olimpiadi da parte della nazionale di Basket degli Stati Uniti. Ogni giocatore mio è leader di se stesso. Io non chiederò mai ad un difensore di fare un lancio di 80 metri, ma di essere un difensore forte. La ricerca quotidiana è costantemente attiva. Noi dobbiamo essere realisti, la squadra allo stato attuale arriva fino ad un certo punto. La squadra sicuramente si salverà ne sono certo, il mio principio è far vedere una certa reazione, far capire che diventiamo una squadra. Voglio anche far capire a tutti che tipo di campionato dobbiamo fare. Rendiamoci conto chi siamo oggi. Siamo una squadra che deve salvarsi, con una miriade di difficoltà. Siamo noi i primi che dobbiamo dimostrarlo. Negli allenamenti io vedo chi è pronto a rialzarsi. Dobbiamo conquistarci tutto centimetro dopo centimetro. Siamo una squadra che deve salvarsi anche se siamo il Palermo

Il tecnico spiega che ogni giocatore deve spingere a fare meglio, giorno dopo giorno. Se un giocatore oggi da 4, domani dovrà dare 7 – questo è l’esempio che fa Corini -.
L’allenatore torna a parlare di aggressività e lo racconta parlando di aver vissuto tutto ciò sulla propria pelle quando era calciatore.
Poi senza troppo fronzoli ribadisce il concetto, che il Palermo è una squadra che deve salvarsi. Domani sarà una partita diversa con un atteggiamento diverso da quello visto a Terni – dichiara il tecnico -.

Se tu hai una visione sul futuro devi anche affrontare la realtà. Io spingo i miei ragazzi ad affrontare il massimo della pressione, li provoco e capisco chi è in condizione e chi lo è meno. Se un giocatore tecnico è aggressivo 4 deve arrivare a 7, chi lo è 10 deve arrivare a 14. Io l’ho vissuto sulla mia pelle da calciatore. Per me vedere gli ultimi venti minuti di Terni non mi rappresenta affatto. Domani dobbiamo fare una partita da questo punto di vista irreprensibile, vorrei dire a tutti i tifosi che vinceremo, ma non posso dirlo. Ma l’atteggiamento sarà quello giusto. Ne sono certo. Il 5-0 del ritiro è chiaro che sia nella mente di tutti, ma dobbiamo essere umili ed affrontare la realtà ogni giorno. Se perdiamo cinque delle ultime sei gare… le problematiche sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo vendere fumo, dobbiamo dire le cose come stanno: se siamo il Palermo dobbiamo lottare per salvarci

I ragazzi hanno una reazione emotiva, questa è stata vista dal tecnico nella gara contro il Perugia. La gara ideale dice, è stata quella contro il Genoa, dove la squadra è riuscita a portare il risultato pur soffrendo. La spinta del pubblico è importante – commenta Corini – ma domani al di là del pubblico bisogna fare nostra la gara – prosegue -.
Poi torna a parlare della rosa nuova e quindi presenta delle problematiche dovute appunto alla novità di 15 elementi messi insieme.
Il tecnico poi ci tiene a dire che in squadra non esistono bocciature ma soltanto scelte del momento. La sua presenza è assicurata anche con chi è un pò deluso per non giocare molto.

C’è una reazione emotiva e l’ho vista quando sono arrivato, in occasione del match contro il Perugia, nonostante abbiamo rischiato di prendere il gol del pari. A Bari abbiamo giocato bene, poi nel secondo tempo siamo calati. Alcuni ragazzi dei nostri devono capire come gestire le reazioni. Quando hai 15 calciatori nuovi non si può pretendere di avere tutto subito. Sono tante le situazioni. E’ stato fatto un lavoro impressionante. La gara con il Genoa è stata la nostra gara ideale per atteggiamento e per sofferenza anche grazie al pubblico. Domani non so quanti saremo, ma dobbiamo fare comunque la nostra gara e mettere il giusto atteggiamento senza tirarci indietro. A prescindere da quelli che sceglierò, per me i ragazzi sono tutti titolari. Mi sono preso l’ultima seduta per capire anche l’equilibrio giusto. Non parlate di bocciature, parliamo di scelte. Io ci sono sempre per tutti, anche per chi magari è un po’ arrabbiato con me perché in quel momento non gioca. Io ci sono e loro lo sanno

Poi due parole anche sul momento del Pisa di D’Angelo, che visti gli ultimi risultati arriva mentalmente bene a Palermo.
Quello con D’Angelo è un percorso lungo, che si è interrotto soltanto per due mesi – spiega Corini -. Poi sottolinea la forza della squadra, che non è arrivata in A solo per aver perso una finale.
Due parola anche sul palermitano Francesco Di Mariano, con cui sono nate delle polemiche dopo la contestazione dei tifosi a Terni.

D’Angelo? Ha già un grado di conoscenza della squadra ampio. Non è un nuovo allenatore, hanno solo ricominciato un percorso terminato due mesi fa. Parliamo di una squadra che non è arrivata in A perdendo solo la finale. Hanno vinto a Perugia e hanno pareggiato contro il Parma che sappiamo lotterà per salire. Di Mariano e i tifosi? C’erano davanti a tutti i nostri due capitani (Floriano e Brunori, ndr). Ha ascoltato semplicemente le giuste critiche dei tifosi. Deve solo stare sereno, pedalare e pensare a correre. Il talento viene dopo. Sono certo che ci darà una grande mano perchè è un professionista

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