Conferenza Stampa, Corini: Soddisfatto adesso della condizione fisica dei ragazzi

L’allenatore del Palermo FC in conferenza stampa alla vigilia di Palermo – Cittadella

Eugenio Corini in conferenza stampa alla vigilia del match di domani 23 Ottobre che vedrà il Palermo FC affrontare il Cittadella al Renzo Barbera alle 16.15, per la decima giornata di campionato di serie B.
Il tecnico rosanero si è soffermato sulla condizione fisica della squadra, un problema che i rosanero si portano da inizio campionato, ma adesso sembra essere superato

Condizione fisica globale? Per i percorsi di mercato diversi che hanno portato i ragazzi a Palermo adesso sono abbastanza soddisfatto. I lavori personalizzati durante la settimana non sono altro che lavori programmati, ma nulla di grave perché fanno parte del percorso.

Il Palermo deve giocare sempre la palla, rinviare lungo è un concetto che non piace al tecnico rosanero, bisogna giocare a calcio questa è la ricerca della squadra allenata da Corini.

La ricerca della squadra è sempre quella di giocare a calcio, poi accetto le opinioni di tutti. Purtroppo nei due dei tre gol incassati ci sono state tante circostanze che hanno fatto sì che non fossimo concentrati e determinati, ma sono stati bravi loro. Io penso se inizi a rinviare lungo ti predisponi mentalmente alle giocate dell’avversario. Dobbiamo cercare di giocare la palla, leggere la partita e fare gol. Non puoi staccare e speculare sul gol di vantaggio

Corini ha detto di aver preparato la gara in funzione delle giocate classiche del Cittadella. Un parere poi sul centrocampo visto a Pisa e con Gomes titolare che ha mostrato certe qualità

Strategicamente la gara è stata preparata sulle loro giocate profonde sulla punta. Sulla parità numerica sulle fasce e quindi cercare gli spazi che possono proporsi durante la gara. Centrocampo meno bello con il Pisa? Il meno bello è soggettivo. Secondo me Gomes abbina qualità in possesso e palleggio ed anche in fase di recupero. Tutto dipende su come abbiamo intenzione di giocare nell’affrontare l’avversario. Anche Broh, Stulac o Damiani mi danno certe garanzie

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