Corini ascolta Mirri: vinci, perchè il tempo non è più un alibi

Il Palermo oggi affronta il Cittadella in una sfida all’ultimo “sangue”
Oggi pomeriggio alle 16.15 avrà inizio alla decima giornata per il Palermo e il Cittadella. Dentro le mura amiche Corini dovrà portare un risultato concreto. Il tempo è finito, i giocatori adesso si conoscono tra di loro, il gruppo dovrebbe essere diventato squadra.
L’arrivo in estate nei giorni finali del mercato, il percorso in salita, la preparazione fisica da rifare, la mini sosta e la partenza per Manchester per conoscersi, per cementare il gruppo, il rientro a Palermo con le sberle da SudTirol e Ternana.
Con la Ternana la partita più brutta di questo avvio di stagione, un Palermo demolito mentalmente e fisicamente torna a casa con una contestazione. La promessa di Corini: contro il Pisa uscire gli attributi e avere una reazione per la gente e per il gruppo. Una reazione che arriva, un Palermo che in avanti concretizza e segna tre gol, ma dall’altra faccia della medaglia una squadra che si sfalda in difesa, finisce 3a3 con il Pisa che rimonta 2 gol, al Barbera, dove un tempo faceva fatica a vincere anche Inter, Milan o la Juventus – ma quelli erano altri tempi -.
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Questo è il riassunto dei primi mesi di campionato di Corini e del suo Palermo, il tempo è passato, sembra essere volato lasciando alle spalle soltanto desolazione e deserto. Ma il tempo è un’opportunità guai a trasformarlo in alibi, come ha detto lo stesso Direttore Generale Gardini e Mirri.
Dichiarazioni che sembrano ben mirate verso Corini, che in questi mesi ha chiesto tempo e pazienza, per dare vita a una squadra creata in pochissimi giorni. Lo stesso Corini oggi si sente soddisfatto della preparazione fisica dei suoi, insomma il tempo dovrebbe aver cucito e solidificato un gruppo che oggi dovrebbe essere una squadra unita e pronta a battagliare in campo per il risultato ma anche per il proprio allenatore, che oggi non avrebbe più modo di giustificare un’altra sconfitta.
Oggi dunque il Palermo giocherà in casa una partita che potrebbe segnare il destino del proprio allenatore che ha esaurito probabilmente il tempo concesso.