Dopo quattro mesi, ancora l’allenatore Corini fa esperimenti e cerca di capire la mediana rosanero

Eugenio Corini vorrebbe provare qualcosa di diverso sulla mediana. Ritrovare Stulac da far interagire con Gomes

Lo abbiamo già detto ieri, Corini vuole provare qualcosa di diverso soprattutto a centrocampo. L’idea è già in fase di sviluppo da un pò, ma forse per poco coraggio non è stata mai provata in partita. Si pensa a un cambio modulo o magari mantenere il ‘falso’ 4-3-3 adottato in questi mesi ma cambiando gli interpreti.
E’ assurdo pensare che ancora dopo 4 mesi, le idee appaiono poco chiare, ma la storia è questa. A farne riferimento è l’edizione odierna del Giornale di Sicilia, che parla di un Corini dubbioso e incerto che vorrebbe provare a far giocare Stulac insieme a Gomes. Ieri i due si sono trovati insieme a dividere la porzione di centrocampo in allenamento. Gomes ormai è un titolare e sarebbe assurdo metterlo in discussione, Stulac invece ha recuperato la condizione e quindi il suo impiego sarebbe utile per le geometrie in mezzo al campo.

Prove di convivenza in mediana per Corini. I due ko con Cosenza e Venezia impongono cambiamenti e il tecnico rosanero li cerca li, a centrocampo, dove il Palermo non ha confermato il rendimento avuto prima della pausa. Per la prima volta, nella seduta di ieri pomeriggio, si sono visti Stulac e Gomes insieme nella stessa formazione.
Carte mischiate, come al solito, ma li in mezzo si intravede qualche novità. Sempre in un centrocampo a tre, con Segre mezzala destra e col francese «dirottato» sulla sinistra, lasciando all’ex Empoli il posto di regista davanti alla difesa. Un’ipotesi per Benevento? Può essere, ma restano ancora due sedute per capire se la nuova formula può funzionare. È un’idea che da tempo balena nella mente del «Genio», perché Gomes si è meri-tato la conferma tra i titolari e perché Stulac non può essere accantonato a cuor leggero, ma è anche vero che finora i due non hanno mai condiviso neanche un minuto di partita sul terreno di gioco. E una prova in allenamento, da sola, non basta per dare garanzie sul loro utilizzo in contemporanea

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