Floriano e Brunori i capitani che fanno da scudo alla squadra, veri leader rosanero

Floriano e Brunori coloro che si scambiano la fascia da capitano, sono i veri leader del gruppo
Il momento è ormai critico a Palermo, dopo gli ultimi risultati sembra proprio che il gruppo di Corini non esiste.
L’allenatore del Palermo FC, Eugenio Corini ha sempre parlato del gruppo dei suoi ragazzi ma dopo la prestazione di sabato al Liberati di Terni è sembrato proprio che questo gruppo ormai è spento, fuori gioco.
Durante la partita “non” giocata dai ragazzi di Corini, abbiamo assistito a degli scontri verbali tra compagni.
Soprattutto Matteo Brunori, che anche se non va in gol da troppo tempo – e di certo non per demeriti suoi -, era li a battagliare con i compagni, cercando di spronarli, gridando e andando a recuperare qualche palla giocabile a centrocampo.
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Matteo Brunori, ultimo terminale della squadra, perno dell’attacco, che dovrebbe vivere dentro l’area di rigore avversaria, sabato si è trovato spesso a cercare qualche pallone in mezzo al campo.
Ricordiamo inoltre che in altre partite passate è stato fondamentale nel mantenere in piedi il risultato, salvando la porta difesa da Pigliacelli.
In questa situazione di crisi è inutile puntare il dito sopra l’attaccante rosanero, quando è uno dei pochi a cercare di trasmettere un pò di sano agonismo durante le partite.
Sicuramente Brunori è uno dei leader indiscussi dentro lo spogliatoio, così come l’immenso Floriano. Il signor “Non buono per la B” si è dimostrato sempre pronto a dare una mano, anche quando ha perso il posto da titolare, senza capire il perchè. Chi ha preso il posto di Floriano non è riuscito mai ad incidere, mai a portare avanti la squadra. Per questo motivo tutta la piazza non capisce perchè Floriano debba accomodarsi in panchina. Tra l’altro le prime due partite di campionato, Floriano è stato in campo e si è sempre guadagnato la pagnotta – le uniche gare dove il Palermo ha giocato a calcio -.
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Fatta questa premessa, torniamo a sabato 8 Ottobre. E’ finita da pochissimo la gara. Il Palermo perde tre a zero, “non giocando” la partita. Una squadra totalmente remissiva e in balia dell’avversario.
Tutta la squadra, senza il proprio allenatore, va verso lo spicchio del Liberati occupato dai supporters palermitani.
I quali iniziano a fischiare e contestare la squadra. La squadra riunita proprio sotto, ascolta in silenzio.
Sicuramente vola qualche parola di troppo, dettata dalla rabbia e dalla delusione – va sottolineato quanto la tifoseria rosanero è sempre stata corretta anche nei momenti neri pre-fallimento -.
La squadra in silenzio qualche metro dietro, davanti come a fare da scudo ci sono loro, i due capitani.
Quando Di Mariano perde un pò il controllo e cerca uno scontro verbale personale con i tifosi, – che si infuriano -, arrivano loro a tenere la situazione.
Floriano e Brunori si avvicinano al compagno, gli dicono qualcosa e lo allontanano cercando di smorzare i toni.
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Questo Palermo, nelle ultime settimane ha perso tutte le certezze che aveva soprattutto dopo il ritiro in quel di Manchester. Il Palermo è da ricostruire soprattutto mentalmente e Corini dovrà iniziare puntando sui due leader che: Floriano e Brunori.
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Giovanni Santamarina