Gomes e Segre i due pupilli di Corini, oggi sono i padroni del centrocampo del Palermo

Gomes partito dalla panchina e Segre arrivato dal Torino per fare da subito il titolare
Il centrocampo del Palermo sulla carta doveva essere un altro. Quando si chiuse la finestra di mercato estiva, si parlava di uno dei centrocampi più forti della serie B. Un centrocampo di qualità formato da giocatori di primissimo livello. I componenti arrivati in estate avrebbero dato quella marcia in più alla squadra, un centrocampo formato da Leo Stulac, Dario Saric e Jacopo Segre, il meglio che si potesse trovare in tutta la categoria.
Purtroppo le aspettative non hanno rispecchiato la realtà, il Palermo con tutti e tre in campo non è mai riuscito a girare bene. Forse quasi certamente, il problema principale è stato quello di farli giocare tutti insieme e da subito – giocatori che non si conoscevano neanche -. In questo modo il centrocampo del Palermo ha subito delle modifiche, non tanto strutturali di modulo, ma bensì di uomini in campo.
Jacopo Segre dal Torino a Palermo per il posto da titolare
Segre è stato l’unico centrocampista, arrivato a Palermo con la casacca da titolare già messa, che effettivamente non ha lasciato mai il posto a nessuno. L’ex Torino oggi, su 13 partite giocate, ne ha disputate la bellezza di 11, praticamente dalla 3^ giornata in poi non ha più lasciato il campo. In 11 giornate è riuscito anche a fare un gol, all’esordio con la maglia rosanero, un gol quello segnato contro l’Ascoli che purtroppo non è servito alla causa rosanero.
Un giocatore che Corini non cambia quasi mai, se non a fine gara per farlo recuperare, giocatore di corsa e anche grinta. Ad oggi, Jacopo Segre è una ‘scommessa’ – se così possiamo chiarmarla – vinta!
Claudio Gomes arrivato dal Manchester City di Guardiola
Claudio Gomes, consigliato da Pep Guardiola ad andare altrove per giocare, secondo il tecnico del Manchester City, Claudio ha tutte le carte per diventare un buon giocatore, ma deve giocare per crescere. Per questo motivo il consiglio del tecnico spagnolo. Arrivato dunque alla corte di Corini, in una trattativa lampo in piena sinergia con il City grazie alla proprietà comune, il City Football Club.
Arrivato come ultimo rinforzo, in silenzio, con quella tuta pesante in un estate calda di Palermo.
Claudio Gomes ha lavorato sodo, e come era presumibile non ha visto il campo da titolare. Mentre i ‘nomi grossi’, del centrocampo rosanero provavano a conoscersi con scarsi risultati, Gomes si allenava senza dire una parola.
Contro il Genoa arriva il debutto, gioca meno di 10 minuti, ma il giovane mostra subito buone capacità, ma non basta, perchè nelle tre gare successive non entra mai in campo. In quelle tre partite il Palermo prende tre colpi da K.O specialmente a Terni. La squadra è totalmente persa e ha bisogno di una scossa forte.
Corini allora decide di cambiare tutto contro il Pisa, deve essere la partita della svolta, e per questo il centrocampo rosanero cambia quasi nella sua totalità.
Claudio Gomes in campo, titolare, e la prestazione è subito più che positiva. Corsa e senso della posizione come pochi visto la sua giovane età – 22 anni -, a tratti riesce anche a vedere qualche trama per verticalizzare – grande intuizione il passaggio a Di Mariano contro il Cosenza che poi ha portato all’assist a Brunori -.
Gomes un giocatore che cresce partita dopo partita, che prende le redini del centrocampo e non lo lascia più. 6 le partite dove ha messo i piedi sul campo, di queste 6, 5 le ha giocate da titolare, disputandole quasi fino alla fine.
Corini non lo toglie più e da quel momento Claudio Gomes diventa un titolare inamovibile.
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