I tifosi si vedono soprattutto nel momento del bisogno. E’ facile quando si vince

Sabato in scena una partita dal peso impegnativo, i tifosi devono stare con la squadra

Ci siamo lasciati con una sonora sconfitta in quel di Terni, dove il Palermo “non” ha giocato. Ci siamo lasciati con i fischi e la contestazione dei tifosi. I fischi d’amore del popolo rosanero. Tifosi che sono delusi e amareggiati e diciamolo, anche un pò arrabbiati.
Vedere la squadra del cuore perdere fa male, ma perdere senza mostrare un minimo di dignità fa arrabbiare.

Ma non per questo motivo, i tifosi veri lasciano la squadra. Quando un tifoso fischia, lo fa perchè ama quella maglia. Si ripromette di non tornare più, ma dopo non può farne a meno.
Come si dice con gli amici, anche con i tifosi è così. I tifosi si vedono specialmente nel momento del bisogno, non voltano le spalle, anzi, ti porgono il braccio per sostenerti.
Troppo semplice essere tifosi, quando si arriva in una finale, o quando i risultati sono positivi.
Alla fine noi siamo rosa nero, il rosa come il dolce e nero come l’amaro. Nero come il nostro attuale momento, questi siamo noi, questo è il Palermo. Un giorno euforici, il giorno dopo depressi ma sempre innamorati.

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Sabato contro il Pisa sarà una partita importantissima e pesante sotto l’aspetto emotivo principalmente. Saremo faccia a faccia con il nostro destino. E anche se in campo non scenderanno i tifosi, il Barbera dovrà essere quel dodicesimo uomo, pronto a supportare la squadra e l’allenatore. Perchè come abbiamo detto prima, è facile sventolare la bandiera quando giochiamo il ritorno della finale dei playoff contro il Padova. Il difficile viene adesso, ma sicuramente i tifosi veri risponderanno presente, e siederanno al loro posto come sempre, perchè alla fine noi siamo il Palermo.

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