Intervista Brunori a Gazzetta: Ecco perchè mi piace Palermo, ma devo ancora dimostrare tanto

Matteo Brunori intervistato dalla Gazzetta Dello Sport, parla del potenziale del Palermo e dei suoi momenti importanti

Il numero nove rosanero, bomber di questa squadra, concede un’intervista a la “Gazzetta dello Sport“, dove tratta i temi personali e parla della città di Palermo, o meglio dei suoi caldissimi tifosi.
La spinta di un pubblico che non si accontenta mai, che pretende il massimo anche quando l’obiettivo è il minimo. Tutto ciò da una maggiore spinta mentale alla squadra. Questa la disamina di un giocatore, Brunori, sempre più leader dentro e fuori dal campo.

Tifosi vogliono più della salvezza? È il bello di Palermo che vuole sempre di più anche in un anno di passaggio. Questo per noi, soprattutto nei momenti difficili, è una spinta enorme, ci fa capire cosa vuol dire indossare questa maglia. Campionato da decifrare? C’è molto equilibrio, non c’è la squadra materasso o non ce neanche quella che può stravincere. È un campionato equilibrato, difficile perché sono tutte squadre organizzare. E lo dimostra quando vai a giocare in campi come Cosenza, con squadre che si devono salvare e invece trovi avversari che non mollano niente

Emozioni forti, hanno caratterizzato l’ultimo anno di Matteo. Dal Matrimonio, Matteo Brunori si è sposato con Dalila Calderozzi, pochissimi giorni prima, della grande finale playoff contro il Padova, il 10 Giugno presso il Castello di Naro. La promozione in B, i tantissimi gol e una consapevolezza tra i tifosi e il giocatore hanno dato a questo 2022 una impronta importante. Nonostante tutto questo, Matteo Brunori, sa di non aver ancora finito e di dover dare di più a questa piazza. Ho trovato una maturità e un equilibrio grazie a un ambiente che fin da subito mi ha dato tanto e mi dà la forza per fare sempre di più – dice il numero 9 rosanero -.

Ho vissuto delle emozioni forti, dal matrimonio tre giorni prima della finale playoff, alla promozione in B. Però sono uno molto esigente, quindi sento di non aver fatto ancora niente. Credo di poter dimostrare ancora tanto. Abbiamo un grosso potenziale. Se guardiamo la rosa sono cambiati tantissimi giocatori, è difficile amalgamare tutti subito. All’inizio abbiamo avuto delle difficoltà, adesso percepisco dei miglioramenti, quindi c’è soltanto da lavorare e correggere

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