Jacopo Segre: Vivo in modo spontaneo, faccio il lavoro più bello del mondo e studio all’Università

Jacopo Segre si racconta a ‘La Repubblica’ il suo modo di vivere e i suoi sogni
Il centrocampista del Palermo ha raccontato un pò della sua vita a ‘La Repubblica’. Quando è iniziato il sogno del pallone e i suoi sogni futuri. Ragazzo spontaneo con una vita normalissima, dove non da molto spazio agli eccessi. Una famiglia unita, una fidanzata sempre presente e lo studio oltre che il lavoro più bello del mondo.
Ma cosa studia Jacopo Segre? Avrebbe voluto fare economia, ma il tempo concesso al calcio, non gli hanno permesso di frequentare questa facoltà. Per questo motivo, Jacopo ha scelto qualcosa di più vicino al suo lavoro, ovvero: Scienze Motorie.
Di origini argentine, uno dei suoi sogni è quello di prendere il passaporto argentino e visitare il paese del suo papà.
Di seguito un estratto dell’intervista
Torino mi ha aperto le porte del calcio professionistico e mi ha reso uomo. Sono un ragazzo che vive la vita con grande spontaneità. Ho una famiglia e una fidanzata che mi sostengono sempre e faccio il lavoro più bello del mondo, che per me è una passione. Quando, a 5 anni, mi addormentavo con un pallone, mio padre mi diceva che avrei avuto un futuro da calciatore. Ma fuori dal campo studio all’università. Ho fatto ragioneria e mi sarei voluto iscrivere a Economia, ma non avrei avuto il tempo per questo percorso e ho scelto Scienze Motorie, una facoltà vicina a quello che faccio. Sono al terzo anno e mi mancano 5 esami per la laurea. Ma ho un altro sogno. La mia famiglia è di Torino, ma per il lavoro di mio padre ci siamo trasferiti a Milano quando ero piccolo. Lui è nato a Buenos Aires, e mi piacerebbe prendere il passaporto argentino e visitare il Paese dove non sono mai stato
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