Mondiali Qatar lo scandalo contro l’omosessualità. Frase shock e avvertimento: Rispettate le nostre regole

Ancora scandali sopra i mondiali che si terranno quest’anno in Qatar. Frase shock dell’ambasciatore del Qatar contro gli omosessuali, l’omosessualità e la frase intimidatoria: “Dovete rispettare le nostre regole”
La frase orribile che sta facendo il giro del mondo contro l’omosessualità detta dall’ambasciatore del Qatar per i Mondiali, Khalid Salman. “Una malattia mentale” – riferendosi all’omosessualità – la frase detta durante l’intervista all’emittente televisiva tedesca ZDF.
Il paese verrà aperto a tutti coloro che verranno per la manifestazione calcistica, ma a patto che rispettino le regole imposte. L’omosessualità è proibita secondo l’Islam, viene considerata una malattia mentale.
Accetteremo tutti coloro che verranno nel nostro Paese ma loro dovranno accettare le nostre regole. L’omosessualità è haram (HARAM significa che è peccato). È una malattia mentale
L’omosessualità è severamente vietata e può essere punita con la galera. L’intervista dopo la frase dell’ambasciatore è stata interrotta dal portavoce del comitato organizzatore dei Mondiali.
Questo è l’ennesimo scandalo che gira dietro a questi Mondiali. Non dimentichiamo la problematica dei lavorato immigrati, dai paesi africani, arabi e indiani, costretti a lavorare alla costruzione di stadi e infrastrutture senza il minimo rispetto.
Proprio per aiutare questi lavoratori, la Federcalcio Danese ha deciso di donare dei soldi per ogni gol segnato nei campionati danesi nel mese di Novembre sia a livello professionistico che dilettantistico – clicca qui per leggere la notizia -.
La comunità LGBT perseguitata, arrestata e molestata in Qatar
Mentre il Qatar si prepara ad ospitare i Mondiali di calcio, la comunità LGBT viene perseguitata, arrestata e violentata. Tante le testimonianze che confermano azioni di brutale ferocia. Il report di Human Rights Watch documenta una situazione insostenibile. Le forze di sicurezza arrestano e maltrattano gli omosessuali. Il gruppo che ha sede a New York ha dichiarato di avere le prove documentate di tali azioni contro gli omosessuali in Qatar.
Ecco quanto ha dichiarato la portavoce dell’organizzazione Rasha Younes:
“Sei casi di percosse gravi e ripetute e cinque casi di molestie sessuali” viene raccontato anche di un uomo gay, una donna bisessuale e quattro donne transgender rinchiusi in una prigione sotterranea a Doha, senza nessun tipo di supporto di un legale, sono rimasti rinchiusi per due mesi.
Tanti altri i casi di violenza non conosciuti. Insomma in Qatar la situazione è molto pesante per le comunità LGBT che vengono letteralmente torturati e stanati come bestie. Adesso con la dichiarazione dell’ambasciatore Khalid Salman la situazione prende una strada di non ritorno.
Tante le organizzazioni LGBT che si stanno muovendo per far venire alla luce vicende ancora tenute nascoste dal mondo arabo.