Nel Palermo di Zamparini non giocava mai, oggi è riferimento per Mourinho

Un giocatore passato per Palermo che non ha visto quasi mai il campo, oggi è importantissimo nella Roma di Mourinho

La strana storia di un calciatore, un centrocampista di corsa e di qualità, che prima di trovare la sua posizione nel calcio italiano ha girato un pò senza avere fortuna.
Stiamo parlando di Bryan Cristante, calciatore italiano con cittadinanza Canadese. Chiamato dai genitori, Bryan in onore del musicista Bryan Ferry.

Parliamo di un ragazzo, che soltanto nella Roma, ha collezionato più di 130 presenze, un campione d’Europa essendo un giocatore della Nazionale italiana, insomma un centrocampista di primo livello.

E pensare che questo ragazzo approdò alla corte di Maurizio Zamparini, in un Palermo ormai vicino al capitombolo che da li a poco avrebbe portato i rosanero nel giro di tre anni al fallimento. Era il 2016, e il Palermo era ormai in una gestione abbastanza approssimativa, basta pensare proprio alla vicenda di Bryan Cristante.

Cristante arrivò dal Benfica dove non aveva giocato molto – soltanto 7 presenze -, con la formula del diritto di riscatto fissato a 6 milioni.
Per quella trattativa proprio Zamparini si pronunciò, come l’arrivo di un centrocampista di qualità, che avrebbe formato una squadra di talento, per i prossimi due anni.
Purtroppo per il Palermo, Cristante non vide quasi mai il campo, soltanto 4 misere presenze.

Secondo voci di corridoio, purtroppo Cristante non godeva della fiducia del presidente Zamparini. In un’intervista di poco tempo fa, il vice presidente del Palermo di Zamparini, Guglielmo Miccichè, dichiarava, che il presidente Zamparini, non voleva vedere Cristante in campo.

Lui poi odiava un giocatore, Cristante, non lo voleva in campo. Dopo un Genoa-Palermo mi disse vai nello spogliatoio e di all’allenatore che se non toglie Cristante è licenziato. Alla fine il Palermo pareggiò quella partita e Cristante rimase in campo 90′. Poi alla fine l’incazzatura di Zamparini durava un’ora dopo la partita“

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Il giocatore a fine prestito, non venne riscattato e giocò soltanto 4 gare, non avendo il tempo di dimostrare la sua bravura, per questo motivo, venne visto come “uno dei tanti” ad essere passato da Palermo, senza ne arte e ne parte.

Ma la stagione successiva dopo il passaggio prima al Pescara, Cristante arriva nella grande Atalanta di Gasperini, lì cresce in modo spaventoso e dimostra finalmente di avere la stoffa che tutti fino ad allora avevano decantato.

La storia recente vede un giocatore maturato, forte mentalmente con grandi dosi tecniche e fisiche. Un giocatore che alla Roma ha trovato una dimensione impressionante.
Cristante calciatore da oltre 130 partite con la maglia giallo-rossa, ha giocato in mediana davanti la difesa coprendo tanti metri di campo o anche centrale in una difesa a tre, ma anche da centrocampista interno senza contare il ruolo sulla trequarti dove a Bergamo ha fatto vedere grandi cose andando in doppia cifra. Un centrocampista moderno che riesce a stare su più zone di campo, sempre presente.

Anche Mourinho non può fare a meno di Bryan, sempre titolare anche quando in estate è arrivato un pupillo del portoghese, Matic.
Si pensava che il Serbo avrebbe preso il posto di Cristante e invece no, Bryan sempre avanti nelle scelte, titolare inamovibile, giocando per giunta anche quando Matic viene inserito titolare.
Nelle sedici gare della Roma di quest’anno – 11 campionato 5 europa -, Cristante è stato titolare sempre, un elemento insostituibile a cui lo special one non rinuncia.

Anche nell’ultima gara giocata dalla Roma in Europa, contro l’Helsinki, Cristante davanti la difesa ha corso e dettato geometrie, preso una traversa, segnato un gol – poi annullato – e dato tanta corsa e qualità.

Bryan Cristante è il centrocampista moderno, che ogni squadra dovrebbe avere, che oggi fa la fortuna della Roma ma che a fine stagione 2016 è andato via da Palermo, come uno dei tanti…

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