Perinetti: Il City Group fa un tipo di calcio freddo, razionale e di business è meno accettato dai tifosi

L’ex dirigente del Palermo, Giorgio Perinetti racconta un pò del suo trascorso con il Palermo
E’ stato tante volte a Palermo per il calcio, la sua carriera lo ha portato in rosanero tante volte. Da Polizzi e Ferrara, passando dalla managerialità di Sensi fino all’entusiasmo di Maurizio Zamparini. Il trascorso in rosanero è ricco di eventi e momenti. Dall’entusiasmo a mille per la vittoria nel derby per 5a1 al rigore sbagliato dal Messina a Avellino. Un calcio diverso da quello di oggi, da quello che i tifosi rosanero dovranno imparare a capire e vedere. Il City Football Group fa un calcio per concetto diverso, come spiega l’ex dirigente oggi al Brescia; il calcio moderno è fatto di razionalità, freddezza e di business.
“Con il Palermo ha vissuto i momenti più intensi. Il ricordo più bello? Il derby vinto con il Catania per 5-1. Con il Palermo ho vinto tre campionati con presidenti passionali: la sicilianità di Polizzi e Ferrara, la managerialità di Franco Sensi e l’entusiasmo di Maurizio Zamparini. Ma era un altro calcio. Quello di oggi, è più razionale, freddo, programmato, di business, forse meno accettato dalla tifoseria, ma non per questo meno importante. Di sicuro il City avrà grande attenzione e programmazione. Non posso dimenticare la promozione in B del 2001, quando arrivò da Avellino la notizia del rigore sbagliato dal Messina. Minuti tragici, se non sono morto in quegli istanti posso dire di avere superato qualsiasi prova. E poi il derby contro il Catania di Gaucci. Venivano da un momento non esaltante, ma quella sera il 5-1 con La Grotteria e Cappioli riuscì a dare sicurezza e fiducia”, ha ricordato Perinetti.
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