Terremoto Juventus: gli azionisti potrebbero voler vendere la società, ecco perchè…

Si pensa alla cessione della Juventus da Londra arrivano voci chiare sulla possibilità di cedere il club. Intanto Maurizio Sarri racconta la richiesta ricevuta dalla Juventus per le mensilità da rifiutare

La situazione della Juventus resta calda e ore dopo ore diventa sempre piu clamorosa. Continua al momento a far discutere la storia degli stipendi ai giocatori. Le famose 4 mensilità, ma adesso la situazione che fa tremare i tifosi e la voce che gira da Londra, ovvero la possibile vendita del Club. La Exor la holding controllante il club, ha già impostato Maurizio Scanavino come DG e indicato chi sarà il nuovo presidente del club, Gianluca Ferrero, nonostante ciò si attende la conclusione delle vicende giudiziarie e i possibili scenari che potrebbero vedere la Juventus penalizzata. Ma i problemi per i tifosi della juve potrebbero essere altri.

Il ‘Corriere dello Sport‘ parla infatti di nuovi elementi. Parlando di fonti inglesi, sembra che stia balenando nella mente di EXOR l’idea di cedere il club. Tutto nasce intanto dalla cattiva gestione finanziaria degli ultimi anni che ha portato ad una ricapitalizzazione da circa 700 Milioni di Euro nel giro di pochissimo tempo. Adesso le inchieste giudiziarie stanno facendo crescere la volontà degli azionisti di liberarsi del ‘peso’ mediatico e finanziario.
La juve gestita da Agnelli, ha toccato nel 2019 anno, primo anno di Ronaldo un valore di un miliardo e 700 mila euro. Valore che è sceso in picchiata a causa del problema Covid e all’aumento vertiginoso dei costi fissi – sempre nel 2019 tra rosa e allenatore, i costi arrivavano a 729 milioni di euro – con un attuale capitalizzazione in bosa di 680 milioni.
Questi i motivi principali che potrebbero spingere la Exor a prendere la decisione di separarsi dal club.

Juventus, terremoto stipendi anche Sarri parla della rinuncia delle 4 mensilità alla Juventus

Dopo la pubblicazione delle parole di Paulo Dybala avvenute nel 2021 – clicca qui per leggere le dichiarazioni di Paulo Dybala – per la questione stipendi, arriva anche quella dell’ex tecnico Maurizio Sarri, che ai tempi era l’allenatore della Juve. Come si legge dalla Gazzetta dello Sport, anche Sarri venne contattato per aderire alla ‘rinuncia’ delle mensilità. Il tutto arrivato mediante una telefonata che Sarri spiega così:

“Parlai al telefono con Paratici perché eravamo in lockdown. Mi disse che c’era già l’accordo con i calciatori e che sarebbe stato opportuno che anche io mi accodassi. A me è stata proposta solo la rinuncia di quattro mesi, con tre mesi che sarebbero stati pagati sul contratto dell’anno dopo”. Il tecnico – si legge – a questo punto si è preoccupato di poter essere esonerato e non ottenere poi gli stipendi arretrati, tanto che “alla fine è stato previsto per me l’incentivo all’esodo in caso di esonero”. Un fatto poi realmente avvenuto. 

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